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Voyage de Presse à la découverte de la Toscane

Voyage de Presse à la découverte de la Toscane

by assocamere

4-7 Luglio 2022

Toscana

Nell’ambito del progetto True Italian Taste – promosso e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per incrementare la conoscenza e il consumo consapevole dei prodotti 100% made in Italy – la Chambre de Commerce Italienne Nice, Sophia-Antipolis, Cote d’Azur ha organizzato dal 4 al 7 di luglio 2022 una missione in Italia con 7 giornalisti rappresentanti dei principali media locali presso tre località simbolo della gastronomia toscana e dei suoi prodotti autentici: PisaLivorno e Arezzo.  

Partiti lunedì 4 luglio da Nizza, i giornalisti sono arrivati a Marina di Pisa dove, presso il Ristorante “Il Pesciolino”, hanno potuto assaggiare alcune prelibatezze della zona, tra cui alcuni formaggi tipici, seguiti dalle deliziose mezze maniche orata e pistacchi e il gran fritto di totani, gamberi e verdure croccanti. Accompagnati dalle sapienti spiegazioni dell’Assessore al turismo del Comune di Pisa, Paolo Pesciatini, il quale ha fornito una panoramica sulla produzione vinicola della zona, i giornalisti hanno potuto assaggiare alcuni vini tipici, tra cui i prodotti eccellenti della cantina Pietro Beconcini.

Dopo aver scopeto le bellezze di Pisa, i giornalisti hanno trovato ristoro presso il famoso ristorante La Pergoletta, dove hanno potuto assaporare alcuni dei piatti simbolo della tradizione pisana. Accolti dall’Assessore al Turismo, Pierpaolo Magnani, hanno degustato un menu toscano, caratterizzato da prodotti simbolo come il pecorino delle Balze Volterrane, il prodotto toscano DOP, il mucco pisano, e da piatti iconici come la pappa al pomodoro e i cantucci con il vino santo, nella loro versione rivisitata in chiave dessert al cucchiaio (Mousse di cantuccini con gelo di vin santo). Naturalmente, la degustazione è stata accompagnata dai vini del territorio Sangiovese Rosè della Tenuta Sangervasio e Rosso delle colline pisane “Sincero” della Tenuta agricola Cosimo Maria Masini.  

Martedì mattina, i giornalisti sono partiti alla volta del Parco di San Rossore. Grazie alle accurate spiegazioni del Presidente Lorenzo Bani, i giornalisti hanno avuto modo di visitare il parco e di scoprire l’attento lavoro per la protezione della biodiversità e la riduzione dell’impatto ambientale delle varie produzioni. Infatti, nel territorio del Parco non solo vengono prodotti alimenti tipici e biologici, tra cui il latte fresco e il pecorino, spinaci, pomodori pisanello e canestrino, cavoli, meloni, che evitano l’uso di concimi e diserbanti, ma si allevano, anche allo stato brado, bovini e ovini caratteristici, come la pecora massese e il mucco pisano. In occasione della visita della Bottega del Parco di San Rossore, i giornalisti hanno avuto modo di scoprire e degustare i prodotti biologici delle spiagge e delle pinete costiere, tra cui il pregiatissimo Miele da spiaggia e il pinolo, entrambi protagonisti di creazioni di pasticceria artigianale.

Nella giornata di martedì cinque giornalisti sono partiti alla volta di Livorno, dove sono stati accolti dall’Assessore al Turismo Rocco Garufo. Il viaggio alla scoperta del territorio è iniziato dal ristorante Gran Duca di Livorno, dove Gabriele Benucci della Fondazione LEM ha avuto modo di fare una presentazione della storia e delle tradizioni del luogo. Quindi, i giornalisti hanno potuto scoprire alcune prelibatezze e alcuni prodotti tipici della tradizione culinaria livornese, da sempre ancorata alla pesca.  

A seguito della visita della città, del suo Museo Civico e delle Fosse Medicee, i giornalisti hanno avuto modo di assaggiare il famoso cacciucco livornese presso il Ristorante Cantina Senese. Simbolo non solo della gastronomia locale, ma della città stessa, il cacciucco bandisce tradizionalmente le varietà più pregiate di pesce, così come i pesci azzurri che, per quanto umili, non sono di scoglio come vuole la tradizione. Un miscuglio di elementi tanto diversi tra loro da rendere il termine, in Toscana, anche sinonimo di mescolanza in senso lato. Infatti, come spiegato dalla guida, la mescolanza di genti provenienti da ogni dove era a Livorno una cifra distintiva. Con l’intento di sviluppare il porto franco di Livorno insieme a quello commerciale di Pisa, il granduca di Toscana chiamava a raccolta i “mercanti di qualsivoglia Nazione, Levantini, Ponentini, Spagnuoli, Portughesi, Grechi, Tedeschi, Italiani, Ebrei, Turchi, Mori, Armeni, Persiani”, garantendo loro libertà di culto, di professione religiosa e politica e assicurava la libertà di esercitare un qualsiasi mestiere, creando un vero “cacciucco di genti”.  

Per concludere la serata, i giornalisti sono stati guidati alla scoperta di un altro simbolo della tradizione livornese, frutto anche questa volta della commistione tra la Toscana e il resto del mondo: il ponce. Infatti, a tal proposito, sembrerebbe che la sua origine risalga ai primi contatti con i marinai inglesi che, infreddoliti, per riscaldarsi bevevano qualche sorso di rum sgraffignato dai propri carichi nel quale aggiungevano acqua bollente. Nella loro versione, i livornesi sostituirono l’acqua con il caffè e per loro il classico punch divenne il ponce. 

Il viaggio alla scoperta dei sapori di Livorno è poi proseguito mercoledì mattina con la visita del Mercato delle Vettovaglie, tempio della cultura gastronomica, dove i nostri avventori hanno partecipato ad una degustazione presso l’osteria Alle Vettovaglie. Grazie alla possibilità di parlare con dei veri Osti, che conoscono i prodotti che hanno sul banco e la loro provenienza, i giornalisti hanno avuto la possibilità di degustare delle vere proprie prelibatezze: dal polpo acciugato, allo sgombro marinato, al tris di carpacci di mare, ai ceci e aringa affumicata, fino alle acciughe alla povera. 

Una volta lasciata Livorno, i giornalisti sono stati accompagnati tra le colline toscane alla volta della città di Arezzo. Al fine di scoprire la ricca produzione vinicola del territorio, i rappresentanti delle testate francesi hanno preso parte alla visita della Tenuta San Fabiano

Il momento di formazione, con relativa visita della cantina, della sede di produzione e della vigna, è stato seguito da una degustazione di 4 tipologie di vini: Chiaro San Fabiano, Chianti Riserva, Poggio Uliveto Vino Nobile di Montepulciano e Armaiolo Grand Cru. Grazie alle sapienti spiegazioni del personale, i giornalisti hanno avuto modo di capire l’unicità e la filosofia di questi prodotti, ma anche di comprendere le nuove modalità di produzione introdotte per rendere la coltura sempre più sostenibile. 

Per concludere la giornata, guidati dalla fondazione Arezzo In Tour, presso il ristorante Essenza Dario e Anna i giornalisti hanno assaggiato alcuni tra i piatti simbolo della tradizione toscana, tra cui i pecorini e i tagliolini al ragù di chianina.

Nella giornata di giovedì, dopo aver visitato alcuni luoghi simbolo della città, conosciuta nel mondo per la sua bellissima Fiera degli Antiquari, i giornalisti hanno avuto modo di partecipare ad un momento di formazione presso La Strada del Vino Terre di Arezzo, associazione nata nel 2001 con l’obiettivo di promuovere il territorio attraverso le eccellenze enogastronomiche. In una terra ricca di arte e di storia, cara ai padri Etruschi e Romani, ritratta da Piero della Francesca, Signorelli, Masaccio, percorsa da Dante e Petrarca, la Strada del Vino Terre di Arezzo accompagna l’enoturista nel cuore della Toscana per circa 200 km, attraversando tutto il territorio viticolo dell’aretino, rappresentato dalla DOCG Chianti Colli aretini, la DOC Cortona, la DOC Valdichiana, la DOC Val D’Arno di Sopra e le numerose IGT.

Infine, prima di partire, i giornalisti hanno avuto modo di terminare il loro viaggio esperienziale alla scoperta della città grazie ad una degustazione di prodotti tipici presso il Ristorante Borgo San Piero, vera istituzione della città e punto di riferimento per i veri aretini.

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